La cantina
La Cornarea persegue una precisa filosofia in cantina: l’utilizzo della moderna tecnologia nel rispetto della tradizione è finalizzato a preservare nel vino il gusto e il profumo di uve speciali come l’Arneis e il Nebbiolo. Piero e Gian Nicola Bovone, gli enologi della cantina, forti dell’esperienza maturata, seguono con passione tutti i passaggi della vinificazione ottenendo vini di forte personalità.

Il Roero Arneis Cornarea viene vinificato in cantina nel modo più delicato possibile: l’uva raccolta in cassette viene rovesciata intera nella pressa,senza diraspatura; la pressatura, che viene effettuata con polmone ad aria a bassa pressione, è soffice; il mosto fermenta in autoclavi a temperatura controllata e tutta la vinificazione, compreso l’imbottigliamento, avviene in ambiente controllato, il che consente una chiarifica delicata o assente. Particolare è l’attenzione a evitare l’eccessivo utilizzo della solforosa. Il Nebbiolo d’Alba e il Roero vengono vinificati in maniera tradizionale con l’utilizzo di botti grandi. Il Passito Tarasco riposa per quattro anni in botti di rovere usate; anno per anno le barriques si scolmano per naturale evaporazione e non vengono mai ricolmate in modo che una prolungata ossigenazione conferisca al vino una complessità unica di profumi e sapori.
I vigneti
Nel Roero i vigneti della Cornarea hanno la rara e preziosa caratteristica di estendersi in un corpo unico che comprende la omonima collina alla cui sommità si trova Villa Cornarea. Per questa ragione l’Azienda vinicola ha preso il nome dalla storica collina Cornarea, così chiamata sin dall’anno 1000. I vigneti sono stati impiantati dalla famiglia Bovone tra il 1975 e il 1978.

Si tratta di 12 ettari di Arneis che costituiscono il primo vero recupero di questo antico vitigno, allora quasi scomparso, e di 3 ettari di Nebbiolo, vitigno storico del Roero come della Langa. Le nostre vigne hanno tutte più di 35 anni e sono nella fase migliore della loro produzione dal punto di vista qualitativo. La lavorazione delle vigne avviene con mezzi meccanici evitando l’uso di diserbanti, nel rispetto dei cicli biologici e vegeativi; i filari sono mantenuti inerbiti, i diradamenti delle uve e la vendemmia sono eseguiti rigorosamente a mano. Il terreno del Roero è composto da arenarie , rocce sedimentarie di origine marina , miste a calcare, argilla e sabbie risalenti al Pliocene ( 5 milioni di anni fa).Tra le soffici zolle della terra del Roero è tutt’ora possibile trovare fossili marini. Una elevata presenza di magnesio nel terreno della Cornarea conferisce ai nostri vini una caratteristica mineralità e una spiccata capacità di invecchiamento.